Nuova festività del 4 ottobre: cosa cambia per aziende e lavoratori

ROBERTA GIOVANNACCI • 31 ottobre 2025

Guida pratica alla festa nazionale di San Francesco d’Assisi

Dal 1° gennaio 2026, il 4 ottobre diventa festa nazionale in Italia, in virtù della Legge 8 ottobre 2025, n. 151  La data, dedicata a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, entra ufficialmente nel calendario delle festività civili e lavorative.

Per aziende, datori di lavoro e lavoratori dipendenti, questa novità porta con sé nuove regole organizzative, contrattuali e retributive.
Vediamo in modo semplice cosa cambia e come prepararsi.


Cosa prevede la Legge 8 ottobre 2025, n. 151

La norma ha modificato l’articolo 2 della Legge n. 260/1949, che elenca le festività nazionali.
Da ora in poi, il 4 ottobre si aggiunge alle giornate ufficialmente riconosciute.

Festività nazionali aggiornate:

  • Tutte le domeniche
  • 1° gennaio – Capodanno
  • 6 gennaio – Epifania
  • 25 aprile – Anniversario della Liberazione
  • Lunedì dell’Angelo – Pasquetta
  • 1° maggio – Festa del Lavoro
  • 2 giugno – Festa della Repubblica
  • 15 agosto – Ferragosto
  • 4 ottobre – Festa di San Francesco d’Assisi
  • 1° novembre – Ognissanti
  • 8 dicembre – Immacolata Concezione
  • 25 dicembre – Natale
  • 26 dicembre – Santo Stefano


In sintesi: dal 2026, il 4 ottobre è un giorno festivo a tutti gli effetti, con le stesse tutele e regole di Natale, Ferragosto o il 1° maggio.


Impatti per i datori di lavoro

L’introduzione della nuova festività del 4 ottobre incide su turni, costi e organizzazione aziendale.

1. Pianificare in anticipo

  • Il 4 ottobre sarà una giornata non lavorativa (salvo eccezioni contrattuali).
  • È opportuno aggiornare turni e scadenze per evitare interruzioni operative.

2. Lavoro durante la festività

  • Se i dipendenti lavorano il 4 ottobre, devono ricevere le maggiorazioni previste dal CCNL.
  • In alternativa, è possibile concedere un riposo compensativo, se il contratto lo consente.

3. Impatto economico

  • Una festività in più comporta una riduzione delle ore produttive e un aumento dei costi in caso di lavoro festivo.
  • È utile stimare l’impatto nel budget aziendale e pianificare eventuali aggiustamenti.

4. Aggiornamento dei contratti

  • I CCNL dovranno essere aggiornati per inserire la nuova festività.
  • Nell’attesa, il 4 ottobre va trattato come festivo per legge.


Diritti dei lavoratori nella festività del 4 ottobre

1. Diritto all’assenza retribuita

Chi non lavora il 4 ottobre riceve la normale retribuzione, senza decurtazioni.

2. Festività coincidente con ferie o assenza

Se la festività cade durante ferie, malattia o congedo, la retribuzione resta invariata.
Inoltre, se il 4 ottobre cade durante le ferie,
non viene scalato un giorno di ferie.

3. Festività non goduta

Se il 4 ottobre cade in un giorno di riposo (es. domenica), il lavoratore ha diritto a un’ulteriore quota retributiva.

4. Festività lavorata

Chi lavora il 4 ottobre ha diritto a:

  • la retribuzione ordinaria giornaliera,
  • la retribuzione per la festività non goduta,
  • e le maggiorazioni previste dal CCNL per le ore lavorate.

Effetti su ferie, permessi e assenze

La festività di San Francesco d’Assisi è equiparata alle altre festività nazionali.
Di conseguenza:

  • se cade durante le ferie, non si conteggia come giorno di ferie,
  • se coincide con assenze giustificate (malattia, congedo, ecc.), la giornata è comunque retribuita.

Implicazioni civili e organizzative

Oltre agli aspetti lavorativi, la nuova festività ha anche un valore civile:

  • uffici pubblici e privati resteranno chiusi;
  • alcune attività amministrative e giuridiche saranno sospese;
  • il 4 ottobre diventa un giorno di riposo e celebrazione nazionale.

Le imprese dovranno quindi aggiornare i propri calendari interni, avvisare il personale e coordinarsi con clienti e fornitori.


Cosa fare in azienda entro dicembre 2025

Ecco un checklist pratico per gestire in modo efficiente la nuova festività:

Attività

  • Aggiornare i calendari aziendali (entro novembre 2025)

 Inserire il 4 ottobre come giorno festivo

  • Rivedere turni e scadenze (entro dicembre 2025)

 Evitare interruzioni operative

  • Verificare il CCNL applicato (entro dicembre 2025)

 Controllare regole su lavoro festivo e riposi compensativi

  •    Informare dipendenti e collaboratori (entro dicembre 2025)

 Chiarezza su diritti e doveri

  •    Valutare l’impatto economico (nel piano 2026)

 Gestire costi e produttività

  •    Aggiornare contratti e policy interne (appena disponibile la revisione CCNL)

 Allinearsi alle norme


  Conclusione: una novità da gestire e da valorizzare

L’introduzione della festa nazionale del 4 ottobre è una novità significativa nel panorama normativo italiano.
Per i
datori di lavoro, è un elemento da considerare nella pianificazione di budget e turni; per i lavoratori, un diritto aggiuntivo.

Ma è anche un’occasione simbolica: un giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, ai valori di pace, fraternità e sostenibilità che il Patrono d’Italia rappresenta.


In breve: dal 2026, il 4 ottobre sarà una festività nazionale con pieno valore civile e lavorativo.
Pianificare oggi significa evitare problemi domani — e celebrare una giornata che parla al cuore e alla comunità.




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