Nuova festività del 4 ottobre: cosa cambia per aziende e lavoratori
Guida pratica alla festa nazionale di San Francesco d’Assisi
Dal 1° gennaio 2026, il 4 ottobre diventa festa nazionale in Italia, in virtù della Legge 8 ottobre 2025, n. 151 La data, dedicata a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, entra ufficialmente nel calendario delle festività civili e lavorative.
Per aziende, datori di lavoro e lavoratori dipendenti, questa novità porta con sé
nuove regole organizzative, contrattuali e retributive.
Vediamo in modo semplice cosa cambia e come prepararsi.
Cosa prevede la Legge 8 ottobre 2025, n. 151
La norma ha modificato l’articolo 2 della
Legge n. 260/1949, che elenca le festività nazionali.
Da ora in poi, il 4 ottobre si aggiunge alle giornate ufficialmente riconosciute.
Festività nazionali aggiornate:
- Tutte le domeniche
- 1° gennaio – Capodanno
- 6 gennaio – Epifania
- 25 aprile – Anniversario della Liberazione
- Lunedì dell’Angelo – Pasquetta
- 1° maggio – Festa del Lavoro
- 2 giugno – Festa della Repubblica
- 15 agosto – Ferragosto
- 4 ottobre – Festa di San Francesco d’Assisi
- 1° novembre – Ognissanti
- 8 dicembre – Immacolata Concezione
- 25 dicembre – Natale
- 26 dicembre – Santo Stefano
In sintesi: dal 2026, il
4 ottobre è un giorno festivo a tutti gli effetti, con le stesse tutele e regole di Natale, Ferragosto o il 1° maggio.
Impatti per i datori di lavoro
L’introduzione della nuova festività del 4 ottobre incide su turni, costi e organizzazione aziendale.
1. Pianificare in anticipo
- Il 4 ottobre sarà una giornata non lavorativa (salvo eccezioni contrattuali).
- È opportuno aggiornare turni e scadenze per evitare interruzioni operative.
2. Lavoro durante la festività
- Se i dipendenti lavorano il 4 ottobre, devono ricevere le maggiorazioni previste dal CCNL.
- In alternativa, è possibile concedere un riposo compensativo, se il contratto lo consente.
3. Impatto economico
- Una festività in più comporta una riduzione delle ore produttive e un aumento dei costi in caso di lavoro festivo.
- È utile stimare l’impatto nel budget aziendale e pianificare eventuali aggiustamenti.
4. Aggiornamento dei contratti
- I CCNL dovranno essere aggiornati per inserire la nuova festività.
- Nell’attesa, il 4 ottobre va trattato come festivo per legge.
Diritti dei lavoratori nella festività del 4 ottobre
1. Diritto all’assenza retribuita
Chi non lavora il 4 ottobre riceve la normale retribuzione, senza decurtazioni.
2. Festività coincidente con ferie o assenza
Se la festività cade durante ferie, malattia o congedo, la retribuzione
resta invariata.
Inoltre, se il 4 ottobre cade durante le ferie,
non viene scalato un giorno di ferie.
3. Festività non goduta
Se il 4 ottobre cade in un giorno di riposo (es. domenica), il lavoratore ha diritto a un’ulteriore quota retributiva.
4. Festività lavorata
Chi lavora il 4 ottobre ha diritto a:
- la retribuzione ordinaria giornaliera,
- la retribuzione per la festività non goduta,
- e le maggiorazioni previste dal CCNL per le ore lavorate.
Effetti su ferie, permessi e assenze
La festività di San Francesco d’Assisi è
equiparata alle altre festività nazionali.
Di conseguenza:
- se cade durante le ferie, non si conteggia come giorno di ferie,
- se coincide con assenze giustificate (malattia, congedo, ecc.), la giornata è comunque retribuita.
Implicazioni civili e organizzative
Oltre agli aspetti lavorativi, la nuova festività ha anche un valore civile:
- uffici pubblici e privati resteranno chiusi;
- alcune attività amministrative e giuridiche saranno sospese;
- il 4 ottobre diventa un giorno di riposo e celebrazione nazionale.
Le imprese dovranno quindi aggiornare i propri calendari interni, avvisare il personale e coordinarsi con clienti e fornitori.
Cosa fare in azienda entro dicembre 2025
Ecco un checklist pratico per gestire in modo efficiente la nuova festività:
Attività
- Aggiornare i calendari aziendali (entro novembre 2025)
Inserire il 4 ottobre come giorno festivo
- Rivedere turni e scadenze (entro dicembre 2025)
Evitare interruzioni operative
- Verificare il CCNL applicato (entro dicembre 2025)
Controllare regole su lavoro festivo e riposi compensativi
- Informare dipendenti e collaboratori (entro dicembre 2025)
Chiarezza su diritti e doveri
- Valutare l’impatto economico (nel piano 2026)
Gestire costi e produttività
- Aggiornare contratti e policy interne (appena disponibile la revisione CCNL)
Allinearsi alle norme
Conclusione: una novità da gestire e da valorizzare
L’introduzione della
festa nazionale del 4 ottobre è una novità significativa nel panorama normativo italiano.
Per i
datori di lavoro, è un elemento da considerare nella pianificazione di budget e turni; per i
lavoratori, un diritto aggiuntivo.
Ma è anche un’occasione simbolica: un giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, ai valori di pace, fraternità e sostenibilità che il Patrono d’Italia rappresenta.
In breve: dal 2026, il 4 ottobre sarà una
festività nazionale con pieno valore civile e lavorativo.
Pianificare oggi significa evitare problemi domani — e celebrare una giornata che parla al cuore e alla comunità.





